L’importanza dell’attività natatoria in orario curriculare
Sport, divertimento, formazione: in un mondo sempre più tecnologico e sedentario, l’esigenza di svolgere un’attività motoria sta diventando oramai imprescindibile, un nuovo modus vivendi da apprendere sin dai primi anni di vita.
Lo sport, infatti, rappresenta uno dei momenti altamente formativi, in quanto favorisce la crescita personale, culturale, sociale, e rafforza l’identità e l’autostima di ogni individuo. Un’esperienza, una vera e propria scuola di vita capace di insegnare, non solo le competenze specifiche di una data attività sportiva, ma anche un insieme di regole e valori fondamentali per la società e per il cittadino.
Lo sport oggi possiede una forza attrattiva e propulsiva di tale energia da poter incidere sulla sensibilità e sulle emozioni di milioni di persone, in particolare sui bambini. Secondo alcuni studi, lo sport oggi costituisce una grande opportunità per l’educazione, un tirocinio che può contribuire a costruire dei campioni per la vita, e gli istituti scolastici rappresentano sicuramente gli ambienti più idonei per diffondere l’educazione allo sportfin da primi anni di vita.
In Italia, diversamente dalla maggior parte dei paesi europei, i corsi di educazione fisica nelle scuole dell’obbligo occupano una posizione marginale rispetto alle altre discipline. Le due ore settimanali previste si riducono spesso a momenti di svago, di ricreazione, in cui sono trascurate le potenzialità educative dell’attività motoria. Spesso, inoltre, le scuole, a cause di molteplici carenze strutturali, non riescono ad offrire l’opportunità di svolgere in piena sicurezza e professionalità l’attività motoria. Nell’ambito scolastico risulta opportuno quindi riqualificare tale attività ed in particolare valorizzare la capacità dello sport di esercitare un’influenza positiva nello sviluppo della personalità del bambino, fino a facilitarne i primi apprendimenti scolastici.
Dalle lacune strutturali di alcuni plessi scolastici, nascono i progetti di collaborazione tra gli Istituti scolastici e i centri sportivi presenti sul territorio, in particolare in quei centri idonei per lo svolgimento dell’attività natatoria. La funzione formativa del nuoto, infatti, contribuisce a potenziare le capacità psico-socio ed espressivo-motorie dei bambini, dalle scuole d’infanzia fino alle scuole superiori, attraverso l’esperienza con l’acqua. L’attività natatoria occupa un posto rilevante nello sviluppo degli schemi motori e posturali dei bambini e , contemporaneamente, migliora la socializzazione, il controllo dell’emotività, e favorisce la prevenzione della salute e dei paramorfismi.
Tali progetti hanno due finalità educative:
– Educazione all’acqua
– Educazione attraverso l’acqua.
L’Educazione all’acqua ha come obiettivo primario non solo l’insegnamento delle tecniche di nuoto, ma anche una vera e propria opera di sensibilizzazione e ambientamento nel mondo acquatico. In tal modo si acquisiscono le semplici abilità acquatiche (galleggiare, spostarsi in acqua), stimolando anche le capacità di apprendimento e di controllo motorio.
L’Educazione attraverso l’acqua ha invece finalità più generiche, rivolte agli aspetti cognitivi, affettivi e sociali della personalità. Superare la paura dell’acqua, la conquista di nuovi equilibri, l’arricchimento della percezione, la risoluzione dei problemi motori legati ad un nuovo ambiente, sono tutti aspetti che hanno un’influenza positiva sulla sfera della personalità e che determinano, di conseguenza, un più elevato rendimento scolastico.
Il nuoto come attività di base di un programma scolastico, proposto come un gioco, ha quindi un valore formativo indiscutibile.
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