Nuoto

Primi passi nel mondo acquatico

Fin dai primi giorni della nascita il contatto con l’acqua rappresenta l’elemento primario che lega il nascituro con il suo habitat naturale, l’ambiente che lo ha cullato fin dal suo primo giorno di vita: il grembo materno.  Un’esperienza già provata, un dejà-vu, che dona una sensazione di tranquillità e, al contempo, mette il bambino in grande intimità con il genitore che lo accompagna in acqua. I corsi di nuoto baby rappresentano quindi una straordinaria esperienza di gioco, di libertà e di crescita: il bebè inizia a conoscere il proprio corpo, rinforzare i muscoli e, soprattutto, sperimentare le sue abilità motorie che saranno poi la base per camminare e correre.
Il tutto in compagnia del genitore più “acquatico”.

CHE COS’E’?

E’ un’attività a cui partecipano non solo i piccoli, ma anche i loro genitori. Infatti i bambini trascorreranno l’intera lezione accompagnati dalla mamma, dal papà o da un eventuale accompagnatore. La lezione di nuoto baby si trasforma in una esperienza di gioco e di divertimento: musica e canzoni dei cartoni animati,  palline, animaletti di plastica, oggetti colorati, gonfiabili e scivoli. Gli istruttori, con l’ausilio di questi strumenti, insegneranno tutti gli esercizi per aiutare i piccoli ad ambientarsi in acqua, divertendosi.

I BENEFICI

Gli esercizi che vengono fatti oltre a divertire i bimbi, servono a rinforzare i muscoli di tutto il corpo, specialmente quelli scapolari e del collo, migliorando il sostegno della colonna   vertebrale. I bambini sviluppano la capacità di stare a galla, superano la paura dell’acqua, imparano a fare i primi tuffi e  ad andare in apnea. Questo rende i bambini più forti, socievoli ed intraprendenti. Il tutto sempre giocando a ritmo di musica. L’acqua infatti diverte, fortifica e fa imparare giocando!

CONSIGLI DEGLI ESPERTI
di Michele D’Auria e Valeria Cafiero, istruttori Nuoto Baby al Falco Sport Village

Perché iscriversi ad un corso di nuoto baby?
I corsi di nuoto baby aiutano la crescita del bambino sia dal punto di vista fisico che emotivo. Fisicamente aiuta il bimbo nel suo sviluppo scheletrico e cardio-circolatorio, il piccolo viene spinto, sempre senza forzature, a eseguire esercizi che difficilmente potrebbe compiere fuori dall’acqua: esercizi di allungamento, prese, posizioni che l’acqua facilita. Dal punto di vista psicologico, genitori e bambini imparano, attraverso l’acqua, a conoscersi meglio, a conoscere le proprie paure, ad affrontarle. Altro motivo importante è lo sviluppo della socialità, durante le lezioni, infatti, sono molti i momenti di interazione dove i bimbi imparano a conoscersi e ad interagire.

A quanti mesi è bene cominciare?
I bambini possono entrare teoricamente in acqua già pochi giorni dopo la nascita ma di solito chi decide di avviare i neonati a questa pratica lo fa al compimento del terzo mese di vita, quando i bimbi, come consigliato dai pediatri, abbiano eseguito le prime vaccinazioni obbligatorie.

Come deve approcciarsi il genitore?
Questa è una bella domanda, poiché uno dei primi problemi da affrontare con l’ inizio di un corso neonatale sono proprio le ansie e i timori dei genitori. L’approccio dovrebbe essere rilassato e gioioso perché l’esperienza che si sta per iniziare, oltre che bellissima, è qualcosa di totalmente sicuro. Le mamme o i papà spesso sono molto timorosi e protettivi. Tocca a noi istruttori far comprendere l’assenza di rischi e di pericoli e far si che il corso sia un momento magico per genitori e figlio.

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