Forza, coordinazione e velocità. Ecco perché i bambini dovrebbero fare nuoto
Il nuoto è uno dei pochi sport che può essere praticato a qualunque età. Ma in particolare comporta notevoli benefici per i neonati. Gli esperti consigliano di far cominciare i piccoli quando hanno tra i quattro e i tre mesi, aspettando di indirizzarli all’attività agonistica quando avranno compiuto tra i sei e gli otto anni. Ma perché un bambino dovrebbe iniziare ad andare in piscina?
Il nuoto:
- potenzia la coordinazione e la percezione dello spazio
- aumenta la forza muscolare e la velocità di reazione
- migliora le capacità dell’apparato cardiorespiratorio
- favorisce lo sviluppo sensoriale
- controlla il peso
- riduce lo stress
Praticare uno sport, come conferma l’Organizzazione mondiale per la sanità, non aiuta i bambini solo da un punto di vista fisico. Aumenta l’autostima e la sensazione di indipendenza, invoglia i più piccoli a socializzare con i propri coetanei, sottolinea la differenza tra il momento gioco e apprendimento, insegna a conoscere i propri limiti, contribuisce a migliorare concentrazione e tenacia.
Nonostante questi aspetti positivi, bisogna, però, ricordare che il nuoto non è adatto a chi soffre di scoliosi. Questo sport, infatti, rende la colonna vertebrale più mobile esponendola a un maggiore rischio di deformazione. Comunque, in generale, se il bambino soffre di scoliosi non dovrebbe praticare alcuno sport a livello agonistico, è consigliata invece una ginnastica correttiva. Il nuoto, inoltre, non è adatto ai piccoli affetti da ginocchio valgo o piede piatto. E’ quindi opportuno che il bambino venga sottoposto ad una visita medica del pediatra prima di essere iscritto a un corso di nuoto. Se, fatti gli adeguati controlli, deciderete che il nuoto è lo sport migliore per il vostro piccolo, allora date uno sguardo ai nostri corsi!